Intorno un suono di foglie
volteggiano, s’inabissano a terra.
Alcune hanno il colore del tempo
altre, più giovani e verdi,
pigre le seguono lente.
Per un po’ saranno un rumore di passi,
daranno un tappeto bagnato al futuro.
Quel vento di allora, quel canto,
quel giovane nascer veloce
come a guardare lontano
adesso è volo di fine imminente.
Quel vento di allora, quel canto,
quel freddo che nasce la sera invecchiando,
sembra piuttosto un sonno previsto,
stanchezza, caduta, rimpianto bagnato.
E non dipende dal tempo,
ma sono piuttosto gli inganni,
i sogni lasciati, quel filo interrotto,
una frase a memoria non scritta
e non detta.
Abner Rossi