Eredi dei nostri dintorni
guardiamo con quel fare miope dei decadenti,
per capire l’inconcepibile, gli antichi materiali,
le consapevolezze profonde trascurate
le nuove leghe esistenziali e di pensiero
che ci servirebbero oggi per un viaggio
che l’umanità non ha ancora fatto
e che pure dovrà intraprendere per sopravvivere.
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Servirebbero preghiere ancora non scritte
e divinità non artatamente decentrate
in un “oltre” da riportare dentro alla verità
di un umano provvisorio amare, sentire, vivere.
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Oggi non vale quanto si prega, ma come lo si fa.
A noi, totalmente infedeli, ne servirebbe uno nuovo
e probabilmente molto particolare,
passo dopo passo, incontro, viaggio comune.
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Servirebbero volontà più capienti e vogliose
per ricostruire in un altrove più umano
qualcosa che più si approssimi alla verità
e il desiderio, sensualissimo per alcuni,
d’escludere ignoranza ed egoismo.
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Se serve un Dio,
non date per scontata la vostra somiglianza,
che almeno va letta e conquistata sul campo.
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Studiate! Equivale a vivere millenni!
Dio è parola, cos’altro potrebbe essere?
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Abner©Rossi
23 giugno 2024.
#Firenze