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Poesia

Pessimismo


Pessimismo

 

 

Non possiedo l’acqua che mi serve.

 

Le strade scelte portano al deserto,

le gole si riempiono di sabbia,

di egoismi singolari e collettivi,

di speranze negate, false enunciazioni.

 

Abbiamo vissuto libertà fittizie,

le nostre bocche sono screpolate,

arse di sete, piene di illusioni.

 

I pozzi sono vuoti di valori,

le corde e i secchi ce li siam venduti,

le nostre mani curate sono prive della forza,

i nostri occhi non vedono a distanza.

 

Usiamo parole spesso esagerate

per dare un senso a ciò che abbiamo perso

per rendere vita a ciò che abbiamo ucciso.

 

Abbiamo abbandonato i nostri figli,

costruito con cura la separazione,

serrato per sempre le porte del futuro.

 

Parliamo d’amore tanto per parlare,

abbiamo imprigionato i sentimenti

che non esistono se restano privati,

fuori da un ambiente collettivo.

 

Confesso qui il mio ampio pessimismo,

(quasi pensiero, forte sensazione)

che non mi porta a dire che è finita,

ma che abbiamo preferito la discesa

in direzione di una tranquilla decadenza.

 

E non parlo di te, di me, del singolo individuo

donna o uomo che sia.

 

Parlo del collettivo, della gente,

del nostro stare insieme prigionieri

parlo dei miti che ci siamo scelti,

parlo dei topi e dei pifferai,

parlo dell’incivile valore del successo.

 

Parlo dei sogni che abbiamo accantonato,

per crederci quasi dei…

salvi per sempre.

 

 

Abner Rossi